Donne d’oggi che si mettono a nudo: intervista musicale.

DONNE D’OGGI CHE SI METTONO A NUDO
Da Storie Di Non Amore al gioco seduttivo del Burlesque.
Dal piacersi al piacere.

Alfredo Auciello dialoga con Cristina Ferri autrice del libro “ Soffitti” storie di non amore e con Gin-ger Ale insegnante del primo e unico corso di Burlesque a Padova.

Lunedì 13 dicembre 2010 alle ore 20, nella Sala Degli Eventi presso i nostri uffici, ti aspettiamo per un aperitivo.
Considerato il numero limitato dei posti a sedere raccomandiamo di confermare quanto prima la propria partecipazione.

L’inizio della presentazione è previsto alle ore 20.30.

CHI SONO:

CRISTINA FERRI
Una nuova scrittrice padovana che sta facendo parlare di sé nei salotti delle città del Veneto per via di racconti che affrontano il tema del sesso e della dipendenza affettiva.
Presenta il suo nuovo libro “Soffitti. Storie di non amore”.
Le storie d’amore si narrano volentieri e sono lunghe, rasserenanti, ospitali. Le storie di non amore, invece, si dimenticano tra le pieghe dei ricordi peggiori e si chiudono nel silenzio di un passato da cui prendere le distanze. Storie sbagliate, anche inutili.
Tredici racconti… tredici soffitti. Il disagio della dipendenza affettiva in brevissimi monologhi della mente.
Pensieri segreti di una donna sdraiata.

GINGER-ALE
E’ diventata esperta di Burlesque a Londra e insegna nella prima ed unica scuola di Burlesque a Padova. Un corso pensato come «corso di sopravvivenza per le donne di oggi».
Scrive il Corriere del Veneto: “Perchè quando stress, doppio lavoro e giornate come alla guerra tolgono il fiato e scatenano l’ansia, lo striptease tra guèpiere e giarrettiere sembra abbia effetto antidepressivo: ricarica, porta grinta, sicurezza di sè. E un esibizione a sorpresa tra le mura domestiche in bustino e autoreggenti, risolve anche il sentirsi «non viste» e «non ascoltate»”.
L’idea che ha smosso signore e signorine ansiose di buttarsi dietro le spalle faticose giornate di lavoro e ritrovare il gusto di «prendersi con ironia» è di un’esperta di comunicazione padovana, Angela Bigi, che già qualche tempo fa si era inventata «Cinemamme»: al cinema con neonati o bimbi piccoli in una sala attrezzata. Adesso tocca al «metodo salvavita », che nei volantini promozionali è definito proprio «corso di sopravvivenza per donne d’oggi». E prevede «peeling » and «teasing», uso del guanto e del boa, shake and shimmi, bump and grind, snodamento del bacino e dei fianchi, pasties, nappine da seno, tutto per imparare come farle roteare, ventagli di piume, eccetera.